La Pace dono inestimabile dello Spirito

Domenica 1 maggio- Lectio divina Gv 14, 23-29

Il Padre della Vita
Il Padre della Vita.

La Pace dono inestimabile dello Spirito

di Miriam D’Agostino (Sr Myriam)

La Pace dono inestimabile dello Spirito, annunciata da Gesù nel momento della consegna durante la Cena Pasquale, diventa Parola realizzata, compiuta e totalmente donata nel momento della Risurrezione.

La liturgia domenicale sembra aver fermato il tempo, sembra che non riesca ad uscire da quest’ultima cena , nella quale Gesù ha consegnato le sue ultime e fondanti parole. Siamo ancora al capitolo 14 di Giovanni, in cui tutto iniziava “non sia turbato il vostro cuore”, in cui l’evangelista è attento a farci percepire con quanta delicatezza e amorevole benevolenza Gesù sta lasciando ai suoi, il suo testamento spirituale, il suo insegnamento, ciò che in sintesi, di tutto quello che gli hanno visto fare e gli hanno sentito dire è necessario ricordare, tenere a mente, non lasciarsi portar via.

Non turbatevi, ma state nella pace, vivete di Pace, siate costruttori di pace, promotori di azioni di bene per l’altro, spegnete i focolai di guerra che troppo facilmente si generano nelle vostre relazioni.

Nessun volo pindarico vivere da risorti, semplicemente vivete nella pace, che non significa faciloni, i simpaticoni della situazioni che non sanno sostare nel conflitto e allora ci ridono su, e magari dentro si rodono lo stomaco, ma essere uomini e donne di pace, di quella pace che è dono dello Spirito, capace di farmi depotenziare il male che incontro e che da me proviene. Quella pace che non mi fa generare violenza, maleducazione, mancanza di rispetto, discriminazione,diffidenze, mormorazioni, delinquenze, compromessi, egoismi,tangenti d’affetto, la pace che qui Gesù ci sta donando, non è una conquista dopo una battaglia, non è solo lo stato di quiete dopo la tempesta, non è solo il pacifismo degli arcobaleni, ma è un dono di grazia dello Spirito, un gesto di chi si fa vicino, di chi Solo è capace di andare oltre le paure senza evitare di passarci dentro.

Questa è la pace possibile e realizzabile con l’unica condizione,  che “verremo e prenderemo dimora presso di Lui”, lasciare a Dio il suo spazio, il sua abitare dentro di noi, il suo agire, sostare, camminare dentro di noi, perchè da lì attingiamo la vita Pasquale alla quale siamo chiamati.

Buona domenica a tutti!!

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