La vita evangelica è ricercare la perla preziosa
di Miriam D’Agostino ( Sr Myriam)
In questa domenica d’estate la parola si incarna e prende la forma di un tesoro, di una perla, di una rete colma di ogni genere di pesce e si rende preziosa alle nostre vite.Continuiamo con il capitolo delle parabole del regno con le quali Gesù ci educa a partecipare alla costruzione di un regno, di un tempo e di uno spazio, il nostro, redenti da un valore aggiunto: il Vangelo.
E’ necesario far bene attenzione ad una cosa, tutta la parabola ci mostra la realtà del Regno, tutta, non solo una parte; dico questo perché generalmente cadiamo nel frettoloso errore di pensare Regno=Tesoro, oppure Regno= perla.
Invece, non il Regno non una una “cosa”, ma una dinamica, un movimento, è l’insieme di tutto ciò che accade, con i suoi personaggi, i suoi tempi, i suoi luoghi, le sue azioni.
Se fino ad adesso le parabole delle precedenti domeniche ci parlavano della proposta di Dio per l’uomo, oggi ci mostrano la realtà della risposta dell’uomo a Dio, alla sua proposta di Vita.
Primo dato significativo, la proposta del regno non ci arriva consuma visione, una raccomandata, per sms, mail, non avviene tramite una teofania straordinaria, ma in una giornata qualunque, mentre stai semplicemente facendo bene il tuo lavoro, come il primo uomo che mentre lavora un campo si accorge di aver trovato lì il suo tesoro.
E’ mentre vivi la quotidiana ferialità del tuo tempo, che improvvisamente scopri un senso profondo della vita, per cui vale la pena lasciare tutto e non solo prendere il tesoro, ma copri tutto il campo che fino ad allora ti ha assicurato il lavoro, la dignità.
La modalità con cui vivere il tempo, il proprio tempo, è quella del cercatore di perle, di chi ha l’animo inquieto e sa che la bellezza della ricerca vale quanto la preziosità della perla, per cui vale sempre pena dedicare il tempo alla ricerca.
E poi ancora, una rete che include tutti, che dal mare/male salva tutti, che porta in barca buoni e cattivi, di cui nessuno può fare cernita, recare giudizi di condanna, ma che sarà la storia, la libertà delle proprie scelte a mettere nella verità.
E infine, la proposta della novità evangelica come unica lente di ingrandimento per poter leggere tutta la storia che l’ha preceduta, si traggono prima “le cose nuove e poi le antiche”.
Buona e solare domenica a tutti!!
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