L’Umano è sinfonia delle differenze, sospensione del giudizio morale

Lectio divina domenica 17 luglio 2016: Lc 10, 38-42

L'Umano è sinfonia delle differenze,sospensione
L'Umano è sinfonia delle differenze,sospensione

 

L’Umano è sinfonia delle differenze,sospensione del giudizio morale

di Miriam D’Agostino ( Sr Myriam)

La Parola che da vita, è l’unica in grado di umanizzare l’uomo a partire da ciò che lo abita, e non degli stereotipi massificanti che lo rendono, mostruoso, brutale, bestiale. E’ difficile parlare, scrivere, provare a riflettere sulla Buona Notizia domenicale, quando le brutte dilagano e rubano la “scena”, quando il susseguirsi delle immagini dei telegiornali e company mostrano cadaveri ricoperti di bianchi lenzuoli in Puglia, a Nizza, in Sicilia, in Turchia.

Bisognerebbe solo fare silenzio, tanto silenzio, di rispettoso silenzio, perchè la morte deve essere rispettata, quella di chiunque, così come la Vita.

Domenica Luca, ci narra una delle pagine più femminili del suo Vangelo, Gesù durante il suo cammino si ferma a casa di due sue  care amiche Marta e Maria. Due donne, due sorelle, due modi di vedere il mondo, di accogliere, di essere in relazione, due modi differenti di essere in relazione a Cristo.

ha scelto la parte buona“, non la migliore, indicando implicitamente che l’altra è la peggiore, ma la parte buona , quella parte buona che tutti siamo, e che tutti abbiamo da coltivare, far crescere, maturare, mettere in gioco, condividere, far conoscere.

Marta è simbolicamente l’osservante pio, colui che rispetta la prassi, le regole della tradizione, gli obblighi religiosi verso l’ospite, fa tutto ciò che era prescritto nella legge, tutto ciò che va fatto nel momento in cui in casa ti entra un ospite, per di più un Maestro, cosi come era considerato Gesù.

Maria invece no, Maria rompe la tradizione, non si lascia imbavagliare dalle ossequiose osservanze che mettono la coscienza apposto, ma inaridiscono il cuore, Maria non è la sfaticata di turno che si mette comodamente seduta e basta, ma è colei che si fa discepola, assumendo la postura cristiana, seduta ai piedi del Cristo, la postura Pasquale  dell‘Ascolto.

Allora si che ha scelto la parte migliore, quella della libertà, quella della dignità, della Vita, della relazione con Dio senza condizionamenti, in un tempo in cui le donne valevano meno delle bestie, meno di un animale da soma, maria sceglie con tutti i rischi che questo poteva comportare, di essere visibilmente ai Suoi piedi, nella postura pasquale dell’Ascolto.

E allora, Marta e Maria, sono simbolicamente l’Umano che si incontra nelle sue differenze e che alla luce di questa parola diventa musica. Anche oggi è domenica, anche oggi una buona notizia entra nelle nostre case e si siede a tavola con noi. Buona domenica a tutti.

 

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