Non ci ardeva in noi il nostro cuore
di Miriam D’Agostino (Sr Myriam)
Non ci ardeva in noi il nostro cuore. Arde la Parola di vita, arde il cuore, arde il fuoco del Cristo Risorto in questo cero. Non possiamo permettere che il nostro fuoco si affievolisca, che si spenga la bellezza della Risurrezione dalla quale siamo rigenerati e dalla quale bramiamo continuamente vita nuova. Arde l’ascolto anche di chi non ha niente da perdere, di chi ha già cambiato strada, di chi si è tirato indietro, di chi sta per mollare tutto, arde perchè incontra una Parola che lo accompagna nel cammino della vita, fino al suo tramonto, fino a quando qualcuno alzerà la voce “resta con noi“.Elemento pasquale il fuoco, liturgia di apertura della tenera Veglia, elemento vitale, energico, che consuma e che illumina, che purifica e che scalda, che allontana e che tiene uniti, fuoco ardente, “ le sue vampe son vampe di fuoco, una fiamma divina” (Ct8,6).
Nella liturgia della Chiesa cattolica il cero pasquale è un cero che viene acceso all’inizio della solenne Veglia pasquale, e simboleggia la luce di Cristo risorto che vince le tenebre della morte e del male.Il rito prevede che all’inizio della veglia pasquale l’assemblea sia radunata in un luogo buio, illuminato solo dal fuoco, dal quale si accende il cero pasquale, simbolo di Cristo. Per i cristiani esso è il segno del Cristo risorto luce vera del modo che illumina ogni uomo; è la luce della vita che impedisce di camminare nelle tenebre; è il segno della vita nuova in Cristo che, strappa dalle tenebre, e trasferisce i credenti nel regno della luce.
Dopo aver benedetto il fuoco, il sacerdote celebrante incide una croce, simbolo di Cristo, sul cero pasquale; poi incide l’alfa e l’omega, prima e ultima lettera dell’alfabeto greco, per indicare che Cristo è il principio e la fine di tutte le cose; infine incide le cifre dell’anno per significare che Gesù – Signore del tempo e della storia – vive oggi per noi. Nel compiere tali riti il sacerdote dice:
« Il Cristo ieri e oggi:
Principio e Fine, Alfa e Omega.
A lui appartengono il tempo e i secoli.
A lui la gloria e il potere per tutti i secoli in eterno. Amen.
Per mezzo delle sue sante piaghe gloriose,
ci protegga e ci custodisca il Cristo Signore.
Amen.
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