Norcia : quando le luci dei riflettori si spegneranno?
di Miriam D’Agostino (Sr Myriam)
FFreddo, macerie, caschetti da aspettare, voglia di ricominciare, domande, dubbi, perplessità, lacrime, volti provati dalla notte fredda e insonne per la paura, tutto sembra contaminarsi, immischiarsi in questa terra così provata, in cui sovrano regna il silenzio.
Non abituiamoci a sentir parlare di terremoto, non abituiamoci allo scorrere delle immagini nei telegiornali, delle foto sui giornali, dei video su facebook, non abituiamoci a ciò che sembra essere cosi lontano da noi, ma che invece è proprio qui, a portata di mano.
Non abituiamoci al virtuale, sostituendolo al reale, a ciò che accade realmente, correndo il rischio di mascherare tutto sotto un velo di perbenismo che fa comodo a chi appare molto e ricostruisce poco.
Norcia non è più la stessa, i suoi abitanti non sono più gli stessi, la sua struttura, la sua geografia ha subito un duro colpo, che nessuno ricorda mai di aver vissuto prima, come ogni ferita va curata, sanata, riconciliata, cicatrizzata e ricordata.
L’orologio della piazza segna ancora quella stessa ora, come se il tempo si fosse fermato sotto lo sguardo paterno di Benedetto, eppure un grande cantiere che di settimana in settimana si rinnova, è sempre al lavoro, instancabili “eroi”di tutti i giorni fedeli nel loro servizio.
Tutta l’Italia, quella fatta di gente comune, di giovani, anziani, famiglie, piccoli commercianti, volontari, senza darsi appuntamento, si incontra lì davanti a quelle tende, camper, container, piccole attività commerciali, per dire ci siamo anche noi, portiamo insieme la gravità di questo momento difficile, di donare un abbraccio, una stretta di mano, un paio di calzini, un pezzo di focaccia.
La solidarietà dal basso sa superare le strutture, le burocrazie, gli elenchi, le inutili code, le file senza senso perchè è fatta con l’unico metro di misura, quello del cuore, e non sto parlando di buonismo qualunquista, ma di telefonate, di viaggi, di raccolte porta a porta, di persone impegnate per il bene di chi non può ricambiare se non con un grazie.
Ed è per questo che abbiamo scelto anche noi di esserci con tutti coloro che da ogni parte d’Italia si sono impegnati per aiutarci ad aiutare, oggi eravamo lì per tutti e con tutti e ci saremo anche quando le luci dei riflettori si spegneranno.
Buona Domenica a tutti!
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E’ struggente vedere la “mia” Norcia così…finisco sempre per piangere…
soprattutto se penso al ‘silenzio’ delle istituzioni e ai tempi che ci vorranno….