Pentecoste: la forma più evoluta della Fede

Lectio divina domenica 20 maggio Pentecoste 2018: Gv20,19-23

A servizio del bene comune e non asserviti dal dio denaro, una scelta autentica
A servizio del bene comune e non asserviti dal dio denaro, una scelta autentica

Pentecoste: la forma più evoluta della Fede

di Miriam D’Agostino (Sr Myriam)

La Pentecoste a mio avviso è la forma più evoluta della Fede, è quell’orizzonte che non è mai meta, ma eterno orientamento, è ciò che non possiamo confinare nei parametri del “religioso”, è quella porta sempre aperta ad un incontro chi si realizza solo quando diventa dono.

Culmine del tempo Pasquale, la Pentecoste non è la fine di un tempo liturgico e l’inizio di un altro e basta, non è il confine bianco-verde nelle nostre sagrestie, è quella brezza di cui facciamo esperienza, che è impossibile da afferrare.

Nella pericope del Vangelo di Giovanni di questa domenica avviene qualcosa di sorprendente, il Risorto si disloca e insieme a lui disloca noi per orientarci ad un Altro, per riconsegnare il nostro cammino allo Spirito.

Tutto il Vangelo di Gv è un accompagnamento spirituale affinché ciascuno possa raggiungere la sua personale postura pasquale, nella storia che è chiamato ad abitare, nella dinamica dello Spirito che senza sosta orienta e ri-orienta i passi del nostro cammino.

Lo Spirito sta all’origine e all’apice delle nostre vita, è cellula staminale originaria che ci trasforma e ci pone e propone un passo in avanti.

Tutto il percorso pasquale è processo di conoscenza profonda, un processo luminoso, di comunione, di scambio, di consegna della Vita Eterna, per questo ciascuno è già cittadino del cielo, già inabitato dallo Spirito.

La consegna evangelica ci rivela tra le tante due aspetti su cui credo sia importante fare maggiormente attenzione: l’esperienza della consegna e del riconoscere lo Spirito è fatta e si compie all’interno di comunità e contemporaneamente finché al centro non vi è lo Spirito non sussiste comunità.

Non siamo isole, siamo naturalmente relazione ebbene se nelle relazioni che abbiamo con noi, gli altri, i vicini i lontani riuscissimo un po’ alla volta a riconoscere lo Spirito che già è “in mezzo”, al centro, tra le nostre prossimità, quanta qualità di vita ne guadagneremmo?!

Buona domenica di Pentecoste a Tutti!

Pentecoste: la forma più evoluta della Fede

 

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