Riconvertiti a partire dalla tua terra pagana
di Miriam D’Agostino ( Sr Myriam)
Il cammino dell’uomo inizia quando impara a riconoscere la propria terra “pagana” che lo abito, quello spazio e quel tempo della propria storia personale che spesso teniamo ben rinchiusi per paura di mostrarci tali.Una zona d’ombra che però è indispensabile per farci rendere conto della luce che vi attorno, una zona d’ombra che non necessariamente deve e diventerà mai luce, ma che anch’essa ha fame, fosse anche solo di briciole.
Qualche capitolo fa Gesù aveva moltiplicato i pani, ed erano pure avanzati, e adesso perché ad una povera donna tenta di rifiutare persino le briciole?
Una richiesta direi quasi fastidiosa fatta da una donna, pagana, in terra pagana, ad un rabbi insieme ai suoi discepoli. Una donna che “esce”, che compie un esodo, il suo esodo per il bene di sua figlia, e come l’orante nei salmi si rivolge a Gesù e lo chiama “Figlio di Davide“.
Briciole, bastano le briciole ad una donna sofferente, provata e stremata dalla vita, umiliata anche nell’essere definita “cane”, sa che le bastano briciole e allora non si arrende.
E’ forza del suo non arrendersi che fa la differenza, che converte Gesù alla sua richiesta, che salva sua figlia.
Spesso siamo abituati a credere che la fede sia una cosa da deboli, da quelli che non vogliono rimboccarsi le maniche della vita e delegano al cielo la responsabilità delle proprie azioni.
Queso evangelo ci rivela esattamente il contrario, la fede è per chi sa restare saldo nella sofferenza, nell’umiliazione, nella frustrazione di un “NO”, di chi come questa donna anche quando tutto sembra andare in senso contrario non si spezza, ma resta, ferma e immobile nella tempesta.
Una fede“grande”, (cfr in greco megale), non di quantità ma di qualità, una fede che va fino in fondo, che non molla, che non lascia il campo, che non dispera, ma che forte e limpida converte il cuore di chi le sta accanto.
L’augurio di questa domenica è proprio qui, che ciascuno possa riscoprire alla luce di questa Parola, la tenacia, la forza e la robustezza della propria fede, di donna. Buona domenica a tutti!
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