
Gata al monastero delle Benedettine, prosegue la mostra di pittura
Resterà visitabile fino al 19 di questo mese la mostra di Gata presso la sala espositiva del Monastero delle Benedettine a Bastia Umbra. Gata è il nome d’arte di Gabriella Atanasi. Nata nel 1955 nel centro umbro di Narni. Laureata a 21 anni, dopo alcune brevi esperienze nella pubblica amministrazione e nel settore privato, ha scelto di dedicarsi all’insegnamento, scalando con continuità la sequenza dei cicli di istruzione, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di secondo grado, terminando con l’esercizio di docenza di materie letterarie a livello liceale e con funzioni di staff alla dirigenza con responsabilità su base progettuale. Sin da giovanissima ha manifestato talento ed attitudini artistiche, segnatamente ma non esclusivamente nel campo letterario e in quello della pittura.
Nel primo, le sue opere sono state premiate e pubblicate in ambito locale e nazionale, in forma di prosa e poesia. Per quello che concerne il milieu della pittura, già dagli anni novanta ha strutturato la sua predisposizione attraverso la frequentazione di corsi e maestri di rilevanza nazionale. Agli inizi del nuovo millennio ha poi frequentato a più riprese la nota comunità artistica di Carmel by the Sea, presso San Francisco, risultandone contaminata per tecniche e stilemi, con nuove aperture ai domini dell’oltre in generale e, in particolare, del piano astrale.
Sue opere sono presenti in collezioni private in Italia, Francia, Austria, Germania, Gran Bretagna, Messico e USA. Nel Gennaio del 2020, in piena produzione artistica, a seguito di un ricovero presso la struttura ospedaliera di Terni, per un episodio emorragico in corso di risoluzione dalla seconda settimana, è stata aggredita, debilitata e uccisa da una sequenza di infezioni ospedaliere, tra cui Clostridium difficile, Candida Albicans, Herpes Zoster, Acinetorbacter Baumanni e Pseudomonas Aeruginosa.
Per sua espressa volontà le sue opere saranno donate a quei privati che manifestassero, motivandolo, apprezzamento ed interesse. Per questo, e per rendere omaggio alla donna e all’artista, sono state prodotte, in serrata sequenza, le mostre personali di Bastia U. e Terni.
Qualora i percettori delle opere ritenessero, in totale libertà e non in corrispettivo, di offrire un finanziamento, questo concorrerebbe alla realizzazione di una iniziativa, tuttora in corso, mirata a sostenere le persone e i relativi famigliari che, nel più ampio ambito possibile, dovessero incorrere in circostanze analoghe a quelle che hanno condotto a morte Gabriella Atanasi dopo atroci e prolungato sofferenze. Tutte le opere non distribuite, ancora per volontà dell’Artista, verranno incenerite al termine delle due mostre.
La produzione pittorica nelle opere più recenti di Gata si è evoluta nella direzione di una rara sintesi tra un accurato figurativismo lirico e una originale allusività di tipo n-reta-onirico. Sorprende, nelle sue tele il consistente rapporto tra il rappresentato e il suo senso, il tenace ma delicato nesso tra livello denotativo e connotativo.
Seppure tecnicamente sobria e riverente alle modalità figurative neo-moderne, la tematica soggettuale si muove trasversalrnente in domini poco esplorati. L’ elusività, prima dell’allusivi è sicuramente un fattore ben identificabile nelle opere di Gata. In un originale gioco rappresentativo, sistematicamente presente, oggetti e personaggi, accesi di stilemi acutamente caratterizzati, orientano e danno senso, con una chiarezza quasi prospettica; e tuttavia è nitida la percezione che l’oggetto-soggetto è ineffabilmente incomprimibile in una visione, e che la sua percezione può avvenire solo per complementarità o per intuizione dei suoi effetti.
Come la sua poesia, già apprezzata in ambito nazionale, la pittura di Gata canta al femminile. Il mistero è soggetto ed oggetto, senza enfasi né didascaliche citazioni. La sua produzione appare come una sottile singolarità nel panorama artistico attuale: la profondità e la complessità dei suoi contenuti sostanziano una talentuosa espressione pittorica.
Gli argomenti dei dipinti balzano all’attenzione come scanditi in atmosfere filtrate al vaglio della purezza. Conducono altrove, tra la realtà attuale e quella della memoria, restano sospesi nella mente, hanno la leggerezza e i segreti del bello. Per questo motivo le opere di Gota sorprendono piacevolmente. Esse esprimono talento e originalità.
Il linguaggio è quello classico, che si usa definire “figurativo”. Ma l’artista si distingue sia in ordine alla composizione, quanto per quella intonazione atmosferica tendente alla dimensione del surreale. (…) La tematica che l’artista sviluppa in pittura è varia e testimonia una fervido ispirazione. (…) Una forma di arte nuova, questa di Gata. Le figure valgono per se stesse, ma sono anche allusive, rappresentano la traduzione sensibile degli stati d’animo. Ogni opera è sintesi di sensibilità e cultura. (…) Così il figurativo convive con l’astratto e l’informale, mentre la geometria si coniuga con la poesia. Elio Setti E’ ricco il retroterra culturale che la pittrice umbra Gabriella Atanasi sa stenografare con talento espressivo, un mondo di forte tensione onirica che denuncia una sensibilità metafisica.
E’ la compiutezza, raffinatezza del disegno di matrice classica inserita nel surreale e la luce del colore che arredano le sue intuizioni, un ambito irreale di pregnanti metafore ove la figura femminile è il motivo conduttore. Ma anche presenza che s’accorda simbolicamente col castello che ritorna nei dipinti come un accordo tonale, manieri misteriosi su di alture o in mezzo a foreste, emblema misterioso ove le leggende ci partano di belle fanciulle addormentate, fiaba ma pure trascendenza. Le rappresentazioni dell’Atanasi richiamano virtualmente l’universo onirico junghiano e di Hillman, cioè l’anima realtà ontologica e misteriosa, l’inafferrabile custode di metafore fantastiche, del varco di altre dimensioni.
L’Atanasi ha ricevuto molti consensi ed è stata numerose volte premiata in concorsi nazionali Ivo Gigli Finally a newcorner from Italy equipped with techniques, real theoretical background, intriguing themes and strong -to put it bluntly- chromatic control….a wealth of gifts rather unusual nowadays. Ron Clifford Mahoney
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