Il Padre della vita non ci chiede altro che vivere e non sopravvivere
di Miriam D’Agostino ( Sr Myriam)
Ci siamo talmente abituati alla vita, alla sua bellezza, alla sua grandezza che non siamo più in grado di viverla in pienezza.
Le difficoltà concrete e reali che l’esperienza così drammatica del terremoto ci sta quotidianamente mostrando una grande verità, che troppo spesso dimentichiamo, del senso vero è pieno della vita nostra, di chi ci sta accanto, di chi non conosciamo eppure ci abita accanto.
L’altro pensiero che un po’ forse troppo ingenuamente ci viene, è quello di attribuire a Dio questa potenza così distruttiva, come se dipendesse da Lui, come se in qualche modo Lui ne fosse consapevole e non facesse niente per fermarlo.
L’evangelo di questa domenica smaschera questi pensieri così profondi, che un po’ tutti sotto sotto abbiamo fatto, almeno come prima reazione, e ci mostra chiaramente in Gesù, non la nostra immagine di Dio, ma un tratto fondamentale dell’identità del Padre: sono il Dio dei vivi e non dei morti, della vita è non della morte, della tua vitalità e non della tua passività, della tua creatività e non del tuo rigidismo.
Paradossalemente questo passo di Luca pone l’attenzione su un aspetto del Padre a cui non non facciamo più tanto caso, ma che diamo per scontato, che è il dono della Vita, con tutto ciò che questa contiene, senza confonderla solo con la vita biologica, che pure è fondamentale.
“Il Dio dei vivi”, non della vita in generale, non in qualcosa di generico, che può dire tutto o forse niente, ma dei vivi, delle persone, di ciascuno, di te, si proprio della tua vita, così personale, ma così anche universale, del tuo progetto di vita nella storia degli uomini amati dal Padre.
Non è questione di al di qua o al di là, di adesso, o di ciò che sarà dopo, di come sarà il Paradiso, del se qualcuno ci riconoscerà, Luca ci sta accompagnando a leggere la nostra vita da un altro punto di vista, da un altro vertice, da un’altra angolatura che sempre troppo poco prendiamo in considerazione: dal vertice del Padre, sempre pronto ad essere presente per riportare in Vita ciò che in noi non lo è più.
E allora si che sarà una Buona Domenica, se nelle nostre piccole azioni quotidiane , avremo assaporato il gusto e anche il retrogusto, della pienezza di un raggio di Sole.
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BUONA FESTA A TE SR.MIRIAM , TANTI AUGURI!