Il superamento della vendetta, come dimensione essenziale per riscoprire la propria perfettibile umanità

Lectio divina domenica 9 febbraio 2017 Mt 5,38-48

Il superamento della vendetta
Il superamento della vendetta

 

Il superamento della vendetta, come dimensione essenziale per riscoprire la propria perfettibile umanità

di Miriam D’Agostino ( Sr Myriam)

In questo lungo e fondante discorso della montagna, che sarebbe da leggere tutto insieme e che per motivi pastorali ci viene donato un pò alla volta, ci troviamo in questa settimana ad una svolta decisiva: il superamento della vendetta, come dimensione essenziale per riscoprire la propria perfettibile umanità.

Ogni ordinamento giuridico si fonda sul principio di “occhio per occhio, dente per dente“, antica formula che in fondo non ha mai smesso di esistere, ogni reato ha la sua pena, per ogni delitto vi è il suo “castigo”.

Su questo stesso principio, ci siamo limitati molto spesso a misurare anche le nostre relazioni quotidiane, con il vicino, con il collega, con il compagno di banco, con la moglie, il marito, i figli, gli amici, molto spesso le nostre relazioni sono malate della sindrome del compromesso, del tornaconto, dell’ ” io ti do, tu mi dai”, del “tanto prima o poi tocca anche a te”, “del morte tua, vita mia”, e qui l’elenco potrebbe non finire mai.

Molto spesso capita che ci accontentiamo di avere il cuore piccolo, ben nascosto, rinchiuso, perchè non vogliamo che soffra più, perchè qualche ferita sembra insanabile, perchè qualcosa in passato è andato storto, e allora facciamo pagare a noi stessi il prezzo della “vendetta”.

Questa domenica , questo Vangelo, ha l’energia, il potere, la forza necessaria, se lo accogliamo, per poter finalmente uscire da questa dinamica, da questo compromesso che abbiamo fatto con il nostro tribunale interiore, con il nostro giudice spietato.

“Avete inteso che fu detto…., e io vi dico…”, come un mantra si ripetono queste parole proprio per sottolineare la portata della novità delle parole di Gesù, non ti fermare ad amare poco, ma osa di più, rischia un pò, non perchè devi farlo, ma perchè puoi farlo. La prima impressione che si ha leggendo queste parole è che sono del tutto impossibili, un’utopia che riscalda il cuoricino, ma che in fin dei conti è inapplicabile.

E invece, puntualmente Gesù smentisce l’dea che ci siamo costruiti di Lui, di noi, e ci dice guarda avanti, perchè puoi amare così, perchè è quando ami così che scopri pienamente la perfettibilità di cui sei fatto.

Perfezione non è assenza di ciò che riteniamo imperfetto secondo categorie esistenziali, culturali, sociali, religiose , ma è la certezza della misura grande del cuore di ogni uomo, di ogni donna, da qualsiasi storia esso provenga.

Buona domenica a tutti, vi consiglio di ascoltare questa canzone.

 

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