La prossimità del Regno ci riapre il cielo nello sguardo di un Altro

Lectio divina III domenica del tempo ordinario: Mt4,12-23

La prossimità del Regno ci riapre il cielo nello sguardo di un Altro
La prossimità del Regno ci riapre il cielo nello sguardo di un Altro

 

La prossimità del Regno ci riapre il cielo nello sguardo di un Altro

di Miriam D’Agostino ( Sr Myriam)

In questa pagina evangelica che questa domenica la liturgia ci offre, abbiamo molti elementi che ci aiuteranno ad entrare all’ interno dell’ evangelo secondo  Matteo, che sarà un po’ come una mappa per il nostro cammino di vita in questo anno liturgico.

Prima di tutto la scelta ponderata e voluta di Gesù di lasciare la sua città Nazareth, per andare a vivere in Galilea, presso Cafarnao, oltre il Giordano.

Abbiamo forse già visto altre volte che, come abbiamo una storia della salvezza, necessariamente vi e una geografia all’ interno della quale questa stessa storia si compie e accade. Di questa geografia Cafarnao è una città fondamentale almeno per due aspetti da ricordare.

Il primo, Cafarnao è la città che si trova al di là del Giordano, fiume davanti al quale si chiude la Torah (cfr Dt30), fiume che fa da limite, confine,  termine di una storia che sembrava finita e che invece si riapre in modo nuovo con Gesù di Nazareth.

Secondo, Cafarnao ( Città di Nahum) come luogo dell’attività pubblica di Gesù, scelta coraggiosa visto che era città lontana da Gerusalemme, dalla sua “santità”, dalle sue pratiche, dai sui riti, dai suoi sacrifici, dalla sua religiosità.

Gesù quindi, in quella che Francesco oggi chiamerebbe “periferia”, sceglie di dare una buona notizia, una Parola di salvezza, di speranza, di fiducia, di riconciliazione, di vita : “Convertitevi, perché il Regno è vicino.”

Espressione che spesso abbiamo letto come un’invettiva prima dell’esame finale davanti al “Forum celeste”,  e che invece si potrebbe tradurre con , sappiate che da oggi avete la possibilità di rinnovare la vostra vita a partire dalla prossimità del Regno, a partire dal fatto che adesso il cielo è qui per te a portata di mano.

La Parola sempre nuova dell’oggi di Dio nella storia, che desidera incontrare gli uomini e le donne in quelle periferie esistenziali in cui spesso giacciono a testa china, con la sola prospettiva di guardare in basso.

Proprio da qui, da dove nessuno si sarebbe scelto proseliti, da dove nessun politico sarebbe andato a fare propaganda politico con il rischio di essere contaminato con quella parte di mondo troppo distante dalle poltrone, con le mani ancora sporche del proprio duro lavoro, da qui Gesù sceglie persone che stiano con lui e che come lui siano pronti a far emergere dal proprio abisso fratelli e sorelle in cerca di uno sguardo verso il cielo.

E allora questa domenica ci verrà consegnato il ritmo del nostro cammino, l’unico passo possibile per un discepolato autentico e leale è quello dello stare dietro, “venite dietro a me e vi farò pescatori di uomini”.

Buona domenica a tutti!

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