OSPITALITA’ MONASTICA.
RB 53,1-4
Tutti gli ospiti che giungono in monastero siano ricevuti come Cristo, poiché un giorno egli dirà: “Sono stato ospite e mi avete accolto e a tutti si renda il debito onore, ma in modo particolare ai nostri confratelli e ai pellegrini. Quindi, appena viene annunciato l’arrivo di un ospite, il superiore e i monaci gli vadano incontro, manifestandogli in tutti i modi il loro amore; per prima cosa preghino insieme e poi entrino in comunione con lui, scambiandosi la pace.
Fondamentale all’interno di un monastero benedettino è il luogo riservato all’accoglienza dell’ospite, del pellegrino, del forestiero che va accolto come Cristo stesso. Per l’ospite San Benedetto incarica un fratello o due che si occupino di tutto ciò che è necessario materialmente, ma prima di tutto egli viene invitato a partecipare alla preghiera con la comunità monastica, perchè Cristo sia sempre principio e centro di ogni relazione.
L’accoglienza non è un lavoro, non è un principio economico, ma un valore fondamentale per l’Evangelo, per la Regola benedettina all’interno società che vorremmo definire “civile”.
Restando fedeli al valore dell’ospitalità monastica, secondo i tempi moderni, anche la nostra comunità ha realizzato uno spazio riservato all’accoglienza di forestieri, pellegrini, famiglie, gruppi, giovani, ragazzi e ragazze che hanno bisogno di fermarsi un pò dalla frenesia quotidiana per sostare nel silenzio del monastero.
Per sua natura ogni monastero benedettino è chiamato a generare vita nella fecondità della sua accoglienza, senza dimenticare che tutto ciò è mosso da radici più profonde e senza le quali perderebbe la sua credibilità.
OSPITALITA’ MONASTICA.
Per ulteriori informazioni scrivete a benedettinesantanna@libero.it o telefonate allo 075 8001151 dalle 9,00 alle 11,30 e dalle 19,30 alle 20,30.
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