Pensavamo di portare un dono e invece…..lo abbiamo ricevuto!

San Ginesio: un dono di fine anno

Pensavamo di portare un dono e invece.....lo abbiamo ricevuto!
Pensavamo di portare un dono e invece.....lo abbiamo ricevuto!

 

Pensavamo di portare un dono e invece…..lo abbiamo ricevuto!

di Miriam D’Agostino (Sr Myriam)

Succede sempre così, ogni volta che pensi di dover donare qualcosa, nel rientrare ti accorgi che forse invece sei stata proprio tu a ricevere, pensavi solo di portare qualche piccolo dono, una macchina telecomandata, un videogame, una bambola, e invece ti accorgi che non c’era modo migliore per chiudere in positivo il bilancio di quest’anno.

Una stretta di mano, la fila per prendere il pasto che almeno per una volta hai la possibilità di condividere con chi lo fa da mesi e non sa per quanto ancora;  un presepe fatto con i piatti di plastica, carta da recupero, un abbraccio con chi da sconosciuto diventa subito amico, vicino, prossimo.

E non perchè sei tu lì a fare qualcosa per lui, ma perchè con la sola sua presenza è lui a fare un servizio a te, per ricordati che abbiamo tutti bisogno di occhi d guardare, di una mano tra i capelli, di un piatto riscaldato.

Il desiderio di stare insieme, di condividere, del nonostante tutto ci siamo riusciti, supera la distanza geografica e sociale, culturale e religiosa di mondi così diversi, e si riescono a condividere lo stesso tetto, la stesa tavola, lo stesso spazio, la stessa televisione, la stessa coda al bagno, alle macchinette del caffè, la stessa tenda per la preghiera, lo stesso albero di Natale e un grande puzzle da costruire.

Non è il racconto struggente di una soap opera, questa non è fiction televisiva, rotocalco di giornale, ma scene di vita quotidiana di uno dei borghi medievali più belli d’Italia, fatto di pietra, fatto di case in sequenza, di vicoli stretti, di antiche mure, di gente che vive di piazza, di discussioni al bar, di bambini per strada, di giovani che realmente sono la speranza del domani perchè hanno saputo custodire l’oggi delle loro strade, della loro gente, delle loro famiglie, dei loro anziani, delle loro case, delle loro chiese, della loro terra, semplicemente RIMBOCCANDOSI  LE MANI

Oggi siamo stati insieme per imparare, per accorciare le distanze, per scoprire la bellezza della diversità, per ascoltare un racconto, per visitare un centro silenzioso, per portare un piccolo dono, e per riceverne uno ancora più grande.

Grazie a tutti coloro che oggi abbiamo incontrato a San Ginesio, Alessandra, Simone, Benito, i bambini, gli anziani e le loro famiglie, gli alpini,i vigili del fuoco di Pesaro, il vice parroco instacabile e presente, la protezione civile, e tutti gli abitanti.

Grazie e buon anno a tutti voi!

 

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