Per una volta prova a pensare al contrario

Lectio divina domenica 28 agosto 2016 XXII del tempo ordinario : Lc 14,1.7-14

Per una volta prova a pensare al contrario
Per una volta prova a pensare al contrario

 

Al contrario, per una volta prova a pensare al contrario

di Miriam D’Agostino (Sr Myriam)

E’ sovversiva , oltre le logiche umane la proposta evangelica di questa domenica, che muta completamente gli ordini sociali con i quali conviviamo senza saper bene neppure perchè.

Stereotipati nelle dinamiche del potere, del denaro delinquente, non riusciamo più ad accorgerci di chi ci sta intorno, di quanti vivono sotto il nostro tetto, non riusciamo più a guardare le persone negli occhi con benevolenza perché corrosi dell’avidità, da quella brama di possesso che ci tiene attanagliati ognuno alla propria poltrona, possibilmente in prima fila.

Al contrario”, per una volta proviamo a fare, osservare, ascoltare, sentire, gustare le cose a partire dal contrario, da un altro punto di vista, da un’altra angolatura, per scoprire in verità e con umiltà che da soli possediamo un solo punto di vista, il nostro. In questo evangelo, Luca ci mostra quanto sia fondamentale per il nostro cammino di crescita umana e spirituale iniziare “al contrario”.

Gesù non rifiuta gli inviti di nessuno, è a pranzo con i pubblicani, come con i farisei, con gli amici, come con gli avversari, con chi ti vota contro o a favore, e per tutti, indistintamente lascia sempre la libertà di accogliere una Parola nuova che va al di là di una richiesta, di un’aspettativa, di una pretesa.

Non sta dando istruzioni di galateo, di buone maniere o di sana educazione e basta, non è un moralismo sterile che si confonde con il perbenismo che fa chiedere a Gesù di ribaltare i posti, ma la logica dell’umiltà.

Parola scomoda e scomodante, in disuso, fuori moda e fuori porta, vocabolo che fa parte di quegli antichi dizionari che non si usano più, eppure l’umiltà evangelica è l’unico metro di misura per stabilire un ordine, che non viene dato da fuori, ma confermato dal di dentro.

L’umiltà è la verità di sé, il saper stare davanti a se stessi, agli altri e a Dio senza se e senza ma, la capacità di dire e di dirsi per ciò che si è senza la pretesa di voler per forza piacere a tutti come in u talk show.

Per una volta prova a pensare al contrario, prova a pensare e a pensarti a partire dal progetto che il Padre ha per te, e non quello che tu vuoi si realizzi presentandolo sotto forma di litania, per una volta, per questa domenica prova a guardarti in verità, per imparare ad occupare il tuo posto nel mondo.

Per una volta prova ad invitare a casa tua chi non può dirti grazie, chi non sa farlo, chi non può farlo, ma anche chi non vuol farlo, perché non è di contraccambi, di compromessi che si fa il mondo, ma di gratitudine, quella che parla poco, fa agisce tanto.

Buona domenica a tutti!

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