Segnali di vita per riconoscere Colui che viene

Lectio divina III domenica di Avvento 15 dicembre 2019 : Mt 11,2-11

segnali di vita
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Segnali di vita per riconoscere Colui che viene

di Miriam D’Agostino ( Sr Myriam)

La gioia di questa domenica in cui cambiano i colori e sembriamo proiettati già al giorno dell’Incarnazione, la Liturgia ci educa a riconoscere i segni di Colui che viene, anche quest’anno, inevitabilmente.

Ogni tempo di attesa necessita di qualcuno che orienti la possibilità della novità che arriva, ogni tempo di attesa necessita di uomini e donne che sappiano leggere i passi da compiere oggi, ogni tempo di attesa necessita di una voce profetica  che ridoni speranza, una possibilità in più “verso…”, una direzione, un segnale stradale nel cammino nella vita di ciascuno.

Il Battista è una figura “borderline” tra l’Antico e il Nuovo Testamento, un profeta di progressione, di evoluzione della storia, che non poteva dirsi chiusa, ma che si riapre ad un tempo nuovo quello di Gesù di Nazareth.

Come un profeta egli non ha il compito di annunciare il futuro, di predire avvenimenti, un po’ come leggiamo negli oroscopi in cui rifugiamo le nostre attese e rinchiudiamo nostri sogni.

Il Battista è la voce che indica la Parola, è l’amico dello Sposo, colui che completa le profezie dell’Antico Testamento e apre alla novità evangelica, alla vita del Cristo, è la profezia di speranza di un regno nuovo, di una comunità nuova, dell’uomo nuovo, della Parola sempre viva ed efficace capace di cambiare l’idea che abbiamo di noi, del mondo, degli altri.

Ma un vero profeta, ossia colui che sa discernere nella storia presente, che sa dire una parola su ciò che lo circonda, che gli sta accanto, che sa riconoscere la presenza del Padre nelle pieghe esistenziali dell’uomo del suo tempo.

Giovanni Battista è finito in prigione per l’invidia dei poteri forti, della politica del tempo, di Erode e di sua nipote, e da lì sembra non avere più speranze, più aspettative, che fine ha fatto il messia liberatore tanto atteso che avrebbe cambiato le sorti di Israele?

Anche lui entra nella dialettica del dubbio, dell’incertezza, perchè questo Gesù sembra disattendere ogni aspettativa messianica, ogni sogno di liberazione; e invece, ecco una risposta semplice e sorprendente, quotidiana e straordinaria: guardati attorno e vedi a chi mi sono rivolto, guarda cosa ho guarito, sanato, curato, guarda queste azioni di vita, lì riconoscerai il Messia.

I segnali di vita che Gesù compie, vengono ad essere qualcosa di specifico che caratterizza lui, la sua persona, le sue scelte, il suo programma, ciò per cui è venuto. Per cui in questa domenica un invito potrebbe essere proprio questo, quello di essere produttori di vita attorno anni, lì dove la storia continua a riveleraci il Padre.

Buona domenica della gioia a tutti!

Segnali di vita per riconoscere Colui che viene

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